Cerchio Firenze 77: introduzione alle varianti 26.1

Continua dal post precedente 26. Ma quando in tutto ciò s’inserisce la possi­bilità di tutti di scegliere, poco o tanto che sia, come è possibile che tutto sia già realizzato?

Libri del Cerchio Firenze 77 con l’insegnamento fondamentale:
Dai mondi invisibili
Oltre l’illusione
Per un mondo migliore
Le grandi verità
Oltre il silenzio
La Fonte preziosa
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File vocali originali del CF77 dal 1965 al 1984
L’Opera Omnia del CF77

Vi abbiamo allora accennato alle cosiddette varianti: cioè quei rami doppi delle esistenze individuali che esistono laddove l’uomo ha la reale, cioè non presunta, possibilità di scegliere.
Dobbiamo però fare un esempio pratico per comprendere come queste varianti si inseriscono nell’esistenza degli altri.
Nella comprensione di questa Verità, come non mai, vorremmo che riusciste da soli. Ripeto: niente viene di volta in volta creato; nessuna situazione è creata lì per lì, a seguito di un’altra situazione precedente. Ma già tutto esiste e una situazione viene scelta in funzione della scelta che si è fatta prece­dentemente.

Fino a ieri voi credevate che di volta in volta il Cosmo crescesse, maturasse, sviluppasse. Oggi voi sapete che il Cosmo esiste da sempre e per sempre in tutte le sue fasi di sviluppo. Altrettanto è per la vita degli individui, ogni situazione è già esistente nel senso che non si attende che l’individuo abbia scelto una situazione precedente per concretizzare la seguente; ma già tutto esiste ed è l’individuo che, in forza di una scelta precedente, opera una scelta successiva già realizzata.

Esistono passaggi forzati, serie di fotogrammi le quali, una volta imboccate all’inizio, non possono che condurre alla fine, ma esistono anche le varianti. Se la variante interessa due individui, può essere vissuta solo da una di queste due creature.

Nello spiegarmi più chiaramente debbo affermare cose che in realtà non si riscontrano così precisamente, ma debbo farlo per farvi intendere.
Supponiamo che in una serie di fotogrammi siano rappresentate due creature: un mendicante e uno che passa a lui di fronte. A questo punto nasce una variante: che cosa succede?

La creatura che passa di fronte al mendicante può scegliere fra fare l’elemosina o non farla. Fare l’elemosina è un fatto materiale, cioè togliere, da una certa quantità di monete in una borsa, una moneta e passarla nelle mani del mendicante.

  1. Ecco della variante la prima serie di fotogrammi (guardate che quando parliamo di serie di fotogrammi non intendiamo queste semplici azioni, ma tutto un insieme, un complesso che può occupare gran parte di una vita di un individuo, ma qua siamo per semplificare): la creatura passa davanti al mendicante e fa l’offerta, cioè toglie delle monete dal suo portamonete e le passa al mendicante.
  2. Seconda serie di fotogrammi: passa di fronte al mendicante e tira di lungo, quindi le monete rimangono nel borsellino.

Che cosa succede? Voi sapete che non esiste la contemporaneità del «sentire» per cui il mendicante vivrà, «sentirà», percepirà, si immedesimerà in una di queste due serie di fotogrammi in un tempo per così dire non contemporaneo all’altra creatura che passa di fronte a lui.

Supponiamo che la serie dei fotogrammi sia vissuta prima dal mendicante e che egli debba ricevere quelle monete per un suo buon karma. Allora, il 27 novembre, giorno credo di riscossione per molti umani in questa vostra città, in questo giorno preciso del calendario – che però può essere vissuto in tempi diversi da ciascuno di noi pur essendo sempre il 27 novembre – il mendicante deve avere questo karma buono: ricevere certe monete.

Quando questa scena del Cosmo sarà «sentita» dal mendicante, egli vedrà passare davanti a sé quella persona di cui dicevamo prima che essa tiri fuori dal suo borsellino delle monete e gliele passi. È chiaro fin qui?
Ma che cosa succederà quando questa serie di fotogrammi sarà «sentita» dall’altro personaggio in essa raffigurato – che può anche del resto essere «sentita» contemporaneamente al mendicante, noi abbiamo cercato di complicare l’esempio – se il secondo personaggio, che dovrebbe donare, invece per un moto egoistico, imbocca l’altra serie di fotogrammi e non dà le monete? Come tornano i conti?

Il mendicante avrà avuto il suo denaro, denaro che spenderà o che forse seppellirà, ne farà quello che vorrà. L’altro invece se lo terrà stretto nel borsellino. Ciascuno dei due personaggi, pure essendo rappresentato in un episodio comune, ha seguito una soluzione diversa.

D. – Ma il 27 novembre che cosa è successo?
R. – Per uno è successa una cosa, per l’altro un’altra.
Meditate su questo esempio. La soluzione, cioè la realtà di come ciò accade, dovete guadagnarvela.

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Natascia

Ogni volta che si và più a fondo di questo argomento, mi sembra di capirne meno. Credo sia chiaro che la scena è vissuta secondo il sentire di ognuno. Se così è, non è una variante, ma una diversa percezione del fotogramma. Cosa non ho capito?

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