1. Nel momento in cui tutte le cose (dharma) sono cose autentiche (buddhadharma), allora c’è confusione e risveglio, c’è pratica (e studio), c’è nascita (vita), c’è morte, ci sono i buddha (risvegliati), ci sono gli esseri viventi (illusi).
zen
Introduzione allo Shōbōghenzō Genjōkōan, di Jisō Forzani [gk0]
Con cadenza settimanale pubblicheremo una traduzione inedita dal giapponese di Jiso Forzani del Genjōkōan di E. Dōgen, con il relativo commento. Di seguito l’introduzione a una precedente traduzione pubblicata nel volume: Divenire l’essere. Shōbōghenzō Genjōkōan, Comunità vangelo e zen, Edizioni EDB, 1997.
Tutto è funzione, il vivere come il morire [Antai-ji21]
Infine, ho scritto una poesia, “Lasciare Antai-ji”. Non so se si possa davvero chiamare una poesia, comunque eccola:
Non c’è chi incarna da solo tutto lo spirito della via [Antai-ji20]
Kōshō Uchiyama rōshi. Discorso d’addio ad Antai-ji.
Questo luogo che chiamiamo monastero, è come la terra per il contadino. Al giorno d’oggi, a dire il vero, non ci sono discepoli in quasi nessun tempio. Solo ad Antai-ji se ne radunano molti.