Luglio 2010
Luglio 2011
Agosto 2011, Sestino (AR)
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dove la mente vede il deserto, l'esperienza contemplativa svela il seme della vita
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Credo che la risposta sia nella parola che sorge dal silenzio. Nel momento in cui si allenta l’identificazione con i contenuti della mente e dell’emozione, inizia l’esperienza del risiedere nell’adesso: da quello stare senza condizionamento che è vasto e profondo silenzio, sorge la parola, il gesto, l’essere. Qualunque sia l’esperienza, sarà impregnata di quell’essere senza tempo. (Video proposto da Matteo Aluigi)
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“E’ la nostra mente a causare i problemi, non le altre persone, non “il mondo esterno”. E’ la nostra mente, con il suo flusso di pensieri pressoché costante, che pensa al passato e si preoccupa del futuro; commettiamo il grave errore di identificarci con essa, pensando che sia la nostra identità, mentre in realtà noi siamo esseri ben più grandi.
Noi non siamo la nostra mente!