La funzione di un tumore, l’elezione di Trump

Assimilo la vittoria di Donald Trump alle elezioni americane, alla notizia di un tumore che ci ha colpito e invaso di metastasi.
La vittoria di Hilary Clinton sarebbe stata assimilabile ad una malattia cronica grave priva di una sintomatologia eclatante e tale da indurci a provvedere sollecitamente.
Il ventre dell’America media è sul tavolo operatorio, esposto, nudo, puzzolente.
Evidentemente, non è Trump il tumore, ne è solo il simbolo.
Tutti coloro che si sono impoveriti negli ultimi decenni hanno trovato il loro campione e sperano che lui possa risolvere le loro sorti. Auguri!

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La mente può essere più indietro del sentire

A volte nella mente possono affiorare contenuti che ci disorientano, aspetti che non dovrebbero essere lì perché, evidentemente, non sono che cascami, residui del grande scorrere dei dati tra esperienza e coscienza.
Il corpo mentale, come il corpo astrale, stanno nel mezzo tra coscienza ed azione/esperienza: attraverso essi transita il flusso di dati che proviene dalla coscienza e che è da essi decodificato e reso disponibile al corpo immediatamente sottostante, come transita il flusso di dati di ritorno dall’esperienza che sale verso la coscienza ed anche in questo caso passa attraverso il sistema delle decodifiche.

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Il sogno di un amore diffuso

Ciò che oggi prende forma e si realizza, è sempre stato lì.
Il bambino, il ragazzo,il giovane questo intuivano, a questo aspiravano, questo sentivano fosse il loro orizzonte, pur senza possedere una limpidezza di sguardo.
Quest’uomo, il cui calendario ha perduto molti fogli, vede e sente con chiarezza, comprende nella carne che il sogno è divenuto realtà diffusa che lo attraversa e percorre e costituisce ogni aspetto dell’essere e dell’esistere.

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La fiducia, sfida quotidiana

L’ultimo arrendersi si confronta con la fiducia.
Le ultime ore di Gesù, quando oramai è evidente che la sua vita e la sua missione vanno rapidamente chiudendosi, sono assorbite dalla relazione con il Padre, dalla tensione interna ad essa; l’ultima sfida, il perdere tutto, l’assoluta gratuità che si impone aldilà dei bilanci e delle valutazioni umane, la logica del puro dono che non ha bisogno di ragioni e di scopi, il dolore, la solitudine, il resistere.
Infine conterà solo quel mettersi nelle mani di.

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