Le onde di vita e il cammino delle razze

Ci sono molti, tra voi, interessati a quanto riguarda la scomparsa razza di Atlantide. Ad essere sincero, la cosa mi ha sempre un po’ stupito, personalmente, perché non riuscivo a capire come potesse essere interessante quello che, in fondo, per voi di adesso, non è altro che il racconto di una favola di millenni e millenni fa, in confronto a quella che, magari, è stata la vostra storia più recente. Ma, d altra parte, come dicono le Guide, il discorso di Atlantide in se stesso è stato portato proprio più che altro per stimolare la vostra curiosità, il vostro interesse, così come si danno esempi curiosi ai bimbi per destare la loro attenzione su un certo tipo di argomento; ed è giusto, quindi, che il discorso vada, in qualche misura, ancora avanti. Qual è stata l’evoluzione del popolo di Atlantide?
Anche per la razza di Atlantide il percorso è stato simile a quello che state facendo voi: anche quello scaglione di anime, quella razza, ha incominciato il suo cammino evolutivo passando attraverso la forma minerale, quella vegetale, quella animale, per arrivare, infine, alla razza umana. Ecco: se voi andate a vedere quello che viene tramandato da certe correnti esoteriche a proposito di razze precedenti la vostra, troverete certamente molte cose strane, da esseri fatti di aria ad esseri fatti a forma di minerale, e via dicendo. In realtà, cari amici, guardate: chi si è incarnato su questo pianeta, ha seguito proprio lo stesso tipo di evoluzione; sia la razza Atlantidea, che quella che l’ha preceduta (ndr.: denominata Lemuria) e di cui non si è mai parlato anche perché risale a tantissimi millenni fa. Tutte e due sono arrivate ad incarnarsi in una forma umana.
Diverso invece è il discorso dell’evoluzione all’interno della società. La razza di Atlantide, ad esempio, non ha seguito, non ha esperito una via strettamente scientifica, nel senso che date voi oggi a questa parola: non aveva grandi strumentazioni, non aveva grandi microscopi, strumenti laser e tutto questo tipo di apparecchiature per fare da prolungamento ai sensi limitati del corpo fisico, ma aveva curato più una via basata sull’affinamento dei sensi non fisici, ovvero di quelle che sono le percezioni extra-fisiche, ed in particolare quelle del corpo astrale.
Infatti, la razza di Atlantide è stata una grande razza di quelli che voi attualmente potreste considerare maghi: conosceva come influire sulla materia, aveva la possibilità di trasmettere il pensiero (per lo meno per un certo periodo della sua evoluzione, perché poi tale capacità è andata perduta e soltanto adesso viene un po’ ritrovata dalla vostra razza); conosceva la capacità di guarire attraverso l’influsso della mente; conosceva insomma tutta quella fenomenologia che voi adesso conoscete come paranormale e che, invece, all’epoca era ritenuta, se non completamente normale, quanto meno quotidiana. Ora, è indubbio che – come succede nella vostra razza – non tutti gli individui possedessero al massimo queste facoltà; d altra parte pensate alla varietà che esiste anche adesso tra tutti voi: basti pensare al senso della vista e a quante gradazioni vi sono, a quante diversità da un individuo all’altro! Bene, anche all’interno della razza di Atlantide, logicamente, vi erano tutte queste gradazioni dei vari sensi extrafisici, le quali combinandosi tra loro davano le diverse capacità sensitive, se così possiamo dire, dell’individuo. Ora, una società che, non si basava sulle fabbriche, non si basava sulla scienza, ed era molto sensibile a quelle che erano le forze extra-fisiche, naturalmente era più in contatto con la natura, riusciva ad essere più sensibile ai problemi della natura: tant’è vero che quelle che erano le sue città non erano mai edificate tumultuosamente, anche nei momenti di maggior splendore, come possono essere le vostre attuali. Anche per questo – e malgrado avesse grandi colonie in varie parti del mondo – non esistono più dei grandi agglomerati di ruderi urbani, come esisterebbero allorché la vostra civiltà scomparisse. La città era costituita da un insieme di case amalgamate con l’ambiente, facenti parte dell’ambiente stesso, non ammassate tra di loro. Era una casta (nell’accezione larga del termine) di sacerdoti-scienziati, i quali però non erano sacerdoti di un dio particolare: erano coloro che in maggior misura avevano la conoscenza di quelle che voi definite «arti magiche» e, quindi, avevano una visione più ampia della realtà; erano capaci di interagire, come dicevamo, con la materia e, quindi, potevano guidare nel modo migliore la popolazione.
Voi direte: ma allora una società così apparentemente utopistica, tranquilla, così ecologica (come direste oggi) guidata da sacerdoti con poteri straordinari, come mai è sparita? Come ha fatto, ad esempio, a non evitare la grande sciagura che si è abbattuta sulla società atlantidea, distruggendo prima il suo nucleo e portando poi alla disgregazione di tutte le sue colonie? Ma è molto semplice, amici. Ricordatevi che queste facoltà, questi sensi, per quanto possano essere potenti, non sono mai affidabili al cento per cento. Ricordate che anche il più grande chiaroveggente che possa mai essere esistito, allorché si proietta e riesce a contattare i fotogrammi di un futuro, non può mai essere del tutto sicuro che saranno proprio quelli i fotogrammi attraversati da un individuo (e quindi figuratevi quelli di una intera razza!).

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