L’incontro con la gratuità, anche se non riconosciuto come tale, non può che mettere costantemente in crisi i vostri processi mentali, essendo la totale negazione delle vostre concettualizzazioni fra il risultato ottenuto ed il rapporto con l’eccedenza, e quindi anche la messa in crisi del vostro valore di soggetto che evolve.
Via della conoscenza
Il limite dell’umano e l’illusione del Divino che soccorre 10
Una voce: L’uomo che percorre la via interiore mette in campo due polarità: se stesso e il Divino e dà una propria interpretazione di come queste due polarità entrino in rapporto a partire dall’insufficienza dell’uomo che invoca e attira a sé l’eccedenza divina. Ma quella che l’uomo chiama l’“azione” divina è il moto della gratuità rivolto al relativo.
Micro azioni, dolore e gratuità nella Via della conoscenza 9
Una voce: Per voi le azioni si diversificano in base al significato che date loro: se è un significato particolare, allora diventano importanti e spesso “problematiche”, altrimenti le considerate ripetitive e insignificanti.
Il protagonismo dell’uomo nega la gratuità 8
Una voce: L’uomo si considera una globalità unitaria fatta di emozioni, di comportamenti e di pensieri, e pertanto si costruisce un’identità fondata sulla connessione di quei tre aspetti, per poi potersi dire: “Esisto come centro di un’individualità da far diventare sempre più armonico”.
Gli stati e la gratuità, secondo la Via della conoscenza 7
Una voce: Nella via della Conoscenza si parla di stato dopo stato, quando la mente tace e non c’è nessuna pretesa di decidere come essi “dovrebbero essere” e dove “dovrebbero portare”. Nel vivere consapevolmente gli stati non ci sono né metri e né parametri per stabilire a che cosa servano, come mai si presentano e anche dove possano portare.
Nella gratuità, che cos’è perfetto? Via della conoscenza 6
Una voce: Nella via della Conoscenza, riferendosi ai fatti, si parla di completezza o di compiutezza, non di perfezione, termine che noi voci dell’Oltre mai utilizziamo, ma che viene abusato nella via evolutiva. Il significato di perfezione dentro di voi implica sempre un paragone che, come opposto, ha l’imperfezione.
Gratuità e disconnessione nella Via della conoscenza 5
Una voce: L’uomo vive immerso in un continuo intersecarsi di pensieri, di emozioni e di sentimenti, di azioni e di intenzioni di azioni, di giudizi su azioni, di spinte all’azione e scommesse su azioni future.
La mente nella visione della Via della conoscenza
L’uomo è dotato di autoconsapevolezza, cioè del pensiero che riflette su se stesso. Non si tratta soltanto di pensare, ma di un pensiero che, riflettendo su di sé, fa percepire all’uomo se stesso, ciò che gli sta attorno e la relazione fra ciò che sta attorno a sé e in sé; tutto questo attraverso l’attività intellettiva, sia razionale che intuitiva e deduttiva.
Il fascino di ogni fatto nella Via della conoscenza 4
Una voce: Il mondo che si affaccia e che incontrate ogni giorno non è, come voi pensate, stretto intorno al vostro centro di individualità, ma è fatto del quotidiano delle piccole cose, dei semplici gesti, degli incontri che nascono e si perdono e della fugacità dei pensieri e delle emozioni nel qui e ora e nel [loro] nascere e scomparire.