Le immagini dell’intensivo di meditazione, contemplazione, formazione e silenzio del 28-30 marzo a Fonte Avellana

Grazie alla dedizione di Roberto D’E. possiamo vedere queste belle foto dell’esperienza di vita contemplativa appena conclusa al monastero di Fonte Avellana.
Le immagini narrano la semplicità e la ferialità delle diverse situazioni di una giornata: dai momenti di formazione, alla passeggiata meditativa e contemplativa, alla cena del sabato dove abbiamo potuto godere della presenza del priore di Fonte Avellana, Gianni.
Ben descrivono le foto la natura di questo intensivo caratterizzato da profonda comunione di sentire, leggerezza e giocosità.


 

La meditazione e la contemplazione come pratiche quotidiane

Nei due appuntamenti mensili del Sentiero contemplativo
-Gruppo del sabato
-Pratica del Sentiero contemplativo
viene proposta la pratica della meditazione nell’ottica propria del Sentiero contemplativo: consapevolezza simultanea delle sensazioni, emozioni, pensieri e sentire di coscienza; questa consapevolezza genera la percezione unitaria di sé, dell’altro, dell’ambiente conducendo al superamento del diaframma che separa la persona dalla realtà e che è all’origine della frustrazione e della mancanza di senso.
Dalla consapevolezza unitaria sorge come frutto la contemplazione della realtà, quel processo dove il soggetto scompare e lascia spazio al semplice essere.
Questi incontri si rivolgono alle persone che provengono dalle zone di Pesaro, Fano, Marotta, Senigallia, Ancona; appuntamenti più lunghi che durano diversi giorni si svolgono al monastero camaldolese di Fonte Avellana (PU) e a questi partecipano persone che provengono da diverse parti del paese e in particolare da Milano, da Siena, da Arezzo, da Como.
Le esperienze di meditazione e contemplazione si svolgono all’Eremo dal silenzio, a San Costanzo, a 15 chilometri da Fano e da Senigallia.

Pratica della meditazione/consapevolezza simultanea

L’8 dicembre, all’Eremo dal silenzio, nel contesto del percorso “Pratica del Sentiero contemplativo”, esperienza della natura profonda della meditazione.
La consapevolezza simultanea del corpo, delle sensazioni, delle emozioni, del pensiero, del sentire genera l’esperienza unitaria di sé, dell’altro, dell’ambiente.
Nella dimensione unitaria dell’esistere il soggetto scompare e ciò che rimane è la realtà senza attribuzione.
Inizio ore 9,20;
12-14 pranzo al sacco, fraternità, riposo (chi lo desidera può terminare alle 12);
ore 14-15 commento dei partecipanti ad alcuni brani del libro “L’essenziale”
ore 15-16 lettura simbolica dei lavori artistici eseguiti l’incontro precedente.
Portare tappetino, sgabello o cuscino da meditazione, coperta pesante.
I partecipanti che provengono da Fano o da Senigallia e Marotta possono tornare a casa per il pranzo e poi rientrare.
Confermare la propria partecipazione qui.

La foto è di Hanz Maier tratta da www.ilpost.it

Momenti di un intensivo del Sentiero contemplativo (agosto 2013)

Il respiro di una giornata durante un intensivo di meditazione e contemplazione del Sentiero contemplativo. Queste immagini, riprese da Roberto d’E., si riferiscono all’intensivo del 3-9 agosto 2013 al monastero camaldolese di Fonte Avellana.
Descrivono la giornata dallo zazen all’aperto del mattino, alla passeggiata meditativa, alle due sessioni formative quotidiane, ai pasti, fino alla cena e al ritiro nelle proprie stanze.

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Raccogliere l’erba sul viale.

stamattina ho radunato in mucchi l’erba tagliata del viale per portarla via col trattore.
mi succede con i lavori ripetitivi, dove non c’è la necessità di stare concentrati sul pezzo o di stare attenti a non farsi male

continua..