Kōshō Uchiyama rōshi. Discorso d’addio ad Antai-ji.
Dello zazen si dice: “Un minuto seduto, un minuto Buddha”, ma capirlo come volesse dire che se siedi per un po’, sei un po’ Buddha è eccentrico. Un po’ Buddha non va bene. Non è così. Non è sbagliato dire “un minuto seduto, un minuto Buddha”: è la base per sviluppare l’intenzione di sedere tanto e bene.
Meditazione
La vita come meditazione.
Anche l’altro è me, qualsiasi cosa è me stesso [Antai-ji16]
Kōshō Uchiyama rōshi. Discorso d’addio ad Antai-ji.
Nel Tenzo kyōkun, lo scritto di Dōgen che tratta della funzione del cuoco in un monastero, si legge: “La persona confusa guarda se stesso come fosse un altro, la persona saggia considera l’altro come se stesso”.
Se c’è il voto, qualsiasi cosa mi capiti è la mia vita [Antai-ji15]
Kōshō Uchiyama rōshi. Discorso d’addio ad Antai-ji.
Penso che lo stesso sia accaduto anche nel caso di Bodhidharma. Giunto dall’India in Cina, incontra l’imperatore Wu di Liang ma non si capiscono: allora se ne va a Shaolin, accigliato. In due parole è andata proprio così.