La contemplazione non è una pratica

La meditazione è, frequentemente, una pratica, la contemplazione è una disposizione dell’essere a volte interna alla stessa pratica meditativa.
Il sentire genera la disposizione contemplativa e permea i suoi corpi di questa informazione, la loro consapevolezza è pregna di esso.

La meditazione prepara la contemplazione sebbene sia in sé pratica completa. Cosa voglio dire?
Dalla meditazione – che in se stessa, nella fase profonda, non è altro di significativamente diverso dalla contemplazione – prima o poi ti devi alzare: allora quella disposizione intima diviene gesto, sguardo, relazione. Contemplazione.

Finché stai seduto, stai praticando, sebbene in ampissimi momenti questo venga superato e non sei più colui-che-pratica, ma colui-che-è-praticato; ma quando ti alzi in te c’è uno stato particolare, una disposizione unitaria che ti rende permeabile e trasparente alla vita: sei una porta aperta attraversata da una brezza, questa è l’essenza dell’esperienza contemplativa, l’essere attraversati dalla vita. Chiaramente lo potevi essere anche da seduto, ma ora lo sperimenti in modo nuovo e diverso.

Quando questo imprinting è inscritto in profondità nei corpi e nelle intenzioni/comprensioni, non trovi più una ragione, una spinta e nemmeno un automatismo per sederti: sei divenuto colui-che-è-attraversato-dalla-brezza, senza soluzione di continuità.

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5 commenti su “La contemplazione non è una pratica”

  1. La meditazione ancora per me è una pratica. L’atto contemplativo a volte accade, ma quando mi alzo, mantengo una calma che potrei dire allineamento, ma poi mi perdo nella grossolanita’ dei gesti e nella vaghezza mentale che si traduce in scarsa attenzione al fare.

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  2. Affinché si diventi una “porta aperta attraversata da una brezza” l’imprinting che si iscrive in profondità passa innanzitutto per le comprensioni conseguite, come del resto “la meditazione” e “l’atteggiamento meditativo” sorgono la dove si rende disponibile per una coscienza affrontarli.

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  3. Non si finisce mai di impare e di avere delle risposte. Grazie infinite. Quanto ho letto è così chiaro se pur da meditare e rileggere. Dischiude un’universo che per me è ancora incerto, ma non più inesplorato.

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