Fonte: Eihei Dogen, Inmo, Proprio così, traduzione dall’originale giapponese di Jiso Forzani.
Quando il curatore lo ritiene necessario, vengono anche utilizzati frammenti della traduzione di Aldo Tollini così come compaiono nel suo Buddha e natura di Buddha nello Shobogenzo, Ubaldini editore. Dalla redazione del Tollini viene preso anche un brano dell’introduzione e la suddivisione in paragrafi che in Forzani non compaiono.
Il 33° patriarca Daikan Zenji 30, quando era prima della tonsura e risiedeva a Hōshōji nel Koshū, [udì] due monaci che discutevano fra loro e uno che dice: «È la bandiera che si muove». L’altro monaco dice: «È il vento che si muove». Siccome la discussione procedeva così senza sosta, il 6° Patriarca dice: «Non è il vento che muove, non è la bandiera che muove, i nobili signori sono cuore che muove».*
Uditolo subito i due monaci credettero (questo “credettero” ricorda la reazione dei discepoli/seguaci di Gesù, direi che è piuttosto inverosimile, si veda di seguito come traduce Tollini, ndr)
[Tollini traduce] Così continuavano a discutere senza fine quando il Sesto patriarca disse:”Non è il vento che si muove, non è la bandiera che si muove, ma è la vostra mente che si muove“*.462 Sentendo questo, i due monaci improvvisamente furono risvegliati.
462 Nishijima, G.W. e Cross C., op. cit., p.124, traducono:”You are the mind moving” (Voi siete la mente che si muove, ndr). Masutani, op. cit., vol.3, p. 216, traduce come faccio io.
*Tu – essenza d’Essere – cogli l’Essere, il Ciò-che-È della bandiera e del vento. Vento e bandiera sono il Ciò-che-È come tu sei il Ciò-che-È, tutto è sentito così perché tu sei così, dal piano di Essere contempli il Reale.
[Forzani] Questi due monaci provengono dal Cielo Occidentale 31. Allora così stanno le cose: questa parola, che sia il vento, sia la bandiera, sia il movimento, insieme sono in quanto cuore**, è espressione del 6° Patriarca. Ma in verità, anche se ora ascoltiamo la parola del 6° Patriarca, noi ignoriamo la via del 6° Patriarca 32. Ma allora come possiamo dire che il 6° Patriarca ha raggiunto la Via 33? Che senso ha dire proprio così?
**“Questa parola, che sia il vento, sia la bandiera, sia il movimento, insieme sono in quanto cuore”: parola, vento, bandiera, movimento sono Ciò-che-È, Essere. Vento, bandiera, movimento, colui che contempla sono una unità inscindibile in virtù della consapevolezza del Ciò-che-È: a questo livello di Essere nulla diviene ed è separato, il Reale è percepito/sentito come irrevocabilmente unitario.
Vale a dire, udita la parola “i nobili signori sono cuore che muove”, usare l’espressione i nobili signori sono cuore che muove come se semplicemente dicesse è il vostro cuore a muoversi 34, significa non vedere il 6° Patriarca, non conoscerlo, non essere suoi autentici eredi nella via della verità. Ora, essere figli e nipoti del 6° Patriarca significa esprimere la via del 6° Patriarca, e per esprimerla ricevendo il suo corpo fisico di pelle e peli 35, bisogna dire proprio così.
Vale a dire, sarà certo vero che “i nobili signori sono cuore che muove” ma bisogna in aggiunta dire “i nobili signori muovono”*** 36. Perché dico così? Lo dico perché il movimento è movimento, siccome i nobili signori sono i nobili signori. È detto proprio così perché “Sei già la persona che è proprio così”.
***“I nobili signori muovono”: l’Essere sente: il movimento è movimento, Ciò-che-È; i nobili signori sono i nobili signori, Ciò-che-È; tu sei già ciò che sei perché sei Ciò-che-È, Essere.
30 Daikan Eno (in cinese Hui Neng, 638-713) è il 33° Patriarca contando a partire da Sakyamuni Buddha e il 6° Patriarca cinese, a partire da Bodidharma. D’ora in poi è indicato come il 6° Patriarca.
31 India.
32 Il termine dō significa via ed ha anche (nell’antico cinese e giapponese) il significato di dire, parlare, esprimere con la parola. Dogen qui come altrove lo usa in modo intercambiabile: ascoltiamo la parola (dō) ma ignoriamo la via (dō).
33 Che senso ha venerare una persona come maestro della Via solo per le sue parole senza percorrere quella stessa via? Se le cose stanno così, come facciamo a dire che ha raggiunto la
via? Quella venerazione è ipocrita e fasulla.
34 L’espressione del Patriarca non vuol dire che in realtà né la bandiera né il vento si muovono, e il movimento apparente dipende dall’osservatore: chi pensa così ignora la via che il Patriarca indica.
Nell’ottica del Sentiero diremmo: il movimento del vento e della bandiera appartengono alla percezione del percipiente, non c’è movimento oggettivo, tutti vediamo vento e bandiera muoversi perché abbiamo i sensi della percezione in comune ma non significa che questa sia la realtà. Il sesto patriarca però non parla di questo, non parla di percezione ma di sentire: se tu senti la bandiera e il vento, senti loro, eterno presente: senti bandiera e senti vento e senti infinitamente altro ma questa alterità non ha alcuna rilevanza perché tutto questo è uno.
Tutto-uno non significa confuso e indistinto: la bandiera è colta/sentita come Ciò-che-È, il vento è sentito come Ciò-che-È, il percipiente è sentito come Ciò-che-È, essenze che nell’unità sono Ciò-che-sono.
35 Qui non si tratta d’insegnamento astratto, si tratta di carne e ossa, di connaturalezza di vita stessa fra persona e persona.
36 Il movimento è il movimento, e comprende la bandiera, il vento, i due monaci (i nobili signori): non c’è neppure bisogno di aggiungere cuore.
- Eremo dal silenzio, tutti i post dei siti
- Contemplazione quotidiana
- Le basi del Sentiero contemplativo
- Un nuovo monachesimo per i senza religione del terzo millennio
- Libro: ‘Il Sentiero contemplativo a dorso di somaro’
- Libro: ‘Come la coscienza genera la realtà personale‘
- La Via della conoscenza, nuova serie di post dal 15.1.25
- File audio recenti in un canale Telegram dedicato
Grazie a Uma che con o suoi commenti rende intelligibile ciò che appare oscuro.