Zazen, la meditazione propria dello zen, è la pratica del sedersi lasciando che la realtà sia, senza nulla perseguire, di nulla rammaricarsi, a nulla ancorarsi se non all’esperienza dell’accadere.
E’ un risiedere in ciò che attimo dopo attimo sorge alla consapevolezza lasciando che tutto venga e tutto vada: bastando la vita a se stessa non ha bisogno che noi si aggiunga qualcosa su ciò che essa porta.
I pensieri, le emozioni, le sensazioni sorgono e tramontano, vengono osservate senza identificazione e senza connotazione, senza giudizio, senza aspettativa, senza necessità di coltivarle in alcun modo.
La persona risiede nell’essere corpo, esperienza precisa e inequivocabile dello zazen che, naturalmente, non è soltanto essere corpo fisico, è essere l’esistente, ciò che è.
Lo zazen è la radice della meditazione nel Sentiero contemplativo, ciò che ci radica nella vita, ciò che ci costituisce comunità nella via: piattaforma esistenziale a cui incessantemente torniamo.
Le mani
La camminata-del-mezzo-piede (kinhin)
Immagini da:
La postura http://goo.gl/5O2sgK
Le mani, kinhin, inchini: http://goo.gl/Nk9FKY
Grazie delle indicazioni.
Letto, grazie
Le indicazioni erano necessarie per comprendere meglio l’importanza del gesto. Grazie.
Letto
Grazie.
Ad Antonella
K.H. è una meditazione camminata, dunque l’atteggiamento è lo stesso dello zazen.
Il suo scopo è evidente: tra una sessione e l’altra di zazen mettere il corpo in movimento..
Nella camminata del mezzo piede si tiene un atteggiamento simile alla meditazione cioè far fluire i pensieri? Cosa differenzia la camminata dalla la meditazione seduta?