In una comunità monastica residenziale i suoi membri sono in costante relazione: essi praticano, lavorano, discutono, mangiano assieme tutti i giorni di tutto l’anno, di ogni anno.
Ma una comunità monastica diffusa come lo è quella del Sentiero contemplativo, come vive?
comunione
Sentirsi parte, essere parte
Nel Sentiero non abbiamo mai coltivato il senso di appartenenza, quella sorta di coalizione tra identità aggregate in nome di un ideale, di uno scopo comune: mai coltivato il sentirsi parte di un organismo.
L’immagine e l’esperienza del reale come fatto corale
Sperimento ogni giorno come l’immagine e l’esperienza del reale che si configura in me sia il frutto del contributo di più Centri di coscienza, d’espressione e di sensibilità.
Quindi del contributo dell’altro da me, ma non solo dell’altro umano.
Tu, che mi hai condotto a Lui che mi chiama da sempre
Ero un ragazzo coperto dal dolore e il pensiero di Te, l’esempio Tuo, il richiamo inconfondibile e incontenibile della Tua dimensione di sentire mi hanno guidato e conferito fiducia.
Ti ho cercato lungo le strade di una vita intera cercando di liberarmi dei rovi che i tuoi discepoli hanno messo attorno a Te e lungo il cammino che conduce a te.
Non ho mai guardato a loro che pure si riempiono la bocca di Te: il loro invocarti e nominarti mi è sembrato troppe volte blasfemo, anche se non sempre.
Ho visto vite di tuoi discepoli di fronte alle quali mi inchino fino a terra.