Aggressività, meccanismo di difesa

d-30x30Aggressività. Dizionario del Cerchio Ifior

Senza dubbio l’aggressività è un meccanismo di difesa e non di offesa come si è soliti interpretarla. Infatti è difficile riuscire a trovare una reazione aggressiva che abbia solamente caratteristiche offensive ma è sempre riconducibile al tentativo di difendersi da qualche cosa, sia essa la sofferenza, la paura di vedere la verità su se stessi o sugli altri, l’ammissione delle proprie responsabilità e via dicendo.
Come tutti i meccanismi di difesa ha il pregio di essere un cartello indicatore del vero problema per la persona consapevole che cerca di comprendere se stessa senza voler nascondere la testa nella sabbia come potrebbe fare uno struzzo.

Messaggio esemplificativo

Fratelli, sorelle, quante volte vivete il vostro rapporto con gli altri non come un rapporto d’amore ma come un rapporto fatto di aggressività. Se vi accorgeste, fratelli, se vi rendeste conto, sorelle, quante volte dietro al vostro ritirarvi dalla lotta è celato, invece, un comportamento aggressivo! Non può bastare, miei cari, chinare il capo sotto la reazione di un’altra persona, quando, all’interno di voi, questa persona viene maltrattata, viene oltraggiata in tutti i modi possibili; ma solo all’interno di voi poiché all’esterno, invece, riuscite ad apparire tranquilli, freddi, riuscite a non mostrare la tormenta che avete dentro; osservate il vostro comportamento, guardate le vostre reazioni; che differenza vi è tra aggressività e violenza? Forse voi pensate che sia la stessa cosa ma non è così.
Il rapporto che vi è tra loro è lo stesso che vi è tra un albero e una delle sue foglie.
Può accadere che vi sia aggressività ma non vi sia violenza, perché la violenza può essere solo un aspetto esteriore dell’aggressività,  mentre possono esservi aspetti interni più aggressivi  di un atto inconsulto e violento.
Così non crediate che quando – in un litigio – vi ritirate dalla lotta ciò significhi essere tranquilli, significhi mostrarvi migliori della persona con cui avete il diverbio perché spesso così non è: ciò accade quasi sempre perché ambite mostrarvi superiori, perché non avete il coraggio di affrontare quella che può essere una risposta dura, perché il vostro Io in quel modo si mette al di sopra di questa persona. Non è, quindi, un comportamento sentito.
Molto meglio sarebbe mostrarvi così come siete, perché mostrarvi diversi da come siete è una menzogna: se dovete operare un auto dominio, se dovete operare un freno, non è tanto sulla vostra aggressività che dovete agire – in quanto fa parte di voi ed è retaggio di passate incarnazioni e di esperienze mal comprese – ma sul modo in cui questa aggressività si manifesta.
È molto meglio lasciarla uscire con dolcezza piuttosto che lasciarla sedimentare dentro di voi come un fiume in piena, piuttosto che lasciare che il fango che porta con sé si fermi, strato su strato, nel vostro intimo. Non serve a niente porgere l’altra guancia quando questo sentimento non è sentito, non serve a niente se non a mascherare voi stessi; molto meglio sarebbe riuscire ad essere sinceri.
Ma come fare a modificare la propria aggressività in modo che diventi utile a voi e agli altri? E così facile lasciarsi andare a reazioni che sono spropositate rispetto alle situazioni che le provocano!
Esiste una aggressività, un modo di essere aggressivi che – quando viene attuato – diventa un mezzo di comunicazione, una liberazione, qualcosa di utile e sano, e questa reazione aggressiva è la sincerità. Eppure la sincerità è sempre violenta, miei cari, è violenza per chi la compie e per chi la subisce: ognuno di voi sa quanta violenza ha sentito ricadere su di sé non appena una parola spietatamente sincera gli è stata rivolta: eppure è solo in questo modo che riuscirete e rendere utile la vostra aggressività.
Fratelli e sorelle, il vostro rapporto d’amore con gli altri non può essere davvero un rapporto d’amore fino a, quando non riuscirete a mostrarvi a voi stessi e agli altri così come veramente siete. Viola

Dal volume del Cerchio Ifior, Dall’Uno all’Uno, Volume secondo, parte prima, pagg. 22-23, Edizione privata

Indice del Dizionario del Cerchio Ifior

 

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